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Carne e cibi sintetici: l'Italia li vieta

Ultimamente stiamo sentendo parlare molto di cibi e carne sintetica, ma cosa sono e soprattutto sono realmente sicuri per la nostra salute?

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I cibi sintetici sono tutti quei cibi che sono stati prodotti sinteticamente, cioè in laboratorio. 

Ad esempio la carne sintetica si ottiene facendo crescere le cellule staminali, prese da animali vivi, in una coltura di sostanze nutritive e successivamente attraverso una stampante 3D, si ottiene della carne prodotta in laboratorio identica a quella tradizionale. Essa inoltre si dice che abbia lo stesso sapore della carne tradizionale e gli stessi principi nutritivi. Si è ricorso alla produzione di carne sintetica perché, secondo gli scienziati, in futuro con l’aumento della popolazione non ci saranno più le materie prime necessarie per la produzione della carne e inoltre così si risparmierebbero tanti litri d’acqua che ogni anno vengono impiegati negli allevamenti bovini.

Questa scelta è dunque legata all’ambiente ed ai problemi ambientali che si riscontrano, per questo si sceglie di risparmiare materie prime e risorse naturali che sono limitate nel tempo e di risparmiare l’acqua che con i periodi di siccità che ci sono attualmente, rischia di non essere abbastanza per dissetare la popolazione del futuro. Tuttavia se da un lato la carne sintetica rappresenta una delle soluzioni alla problematica ambientale (per questo sostenuta da ambientalisti, scienziati, animalisti…), dall’altro potrebbe causare seri danni al nostro organismo perché non essendo abituato a mangiare quel genere di cibo, potrebbe portare alla diffusione di malattie, a degli effetti non desiderati e infatti ancora non è stato provato scientificamente che effetto hanno i cibi sintetici sul nostro corpo.

Per questo motivo io non sono né favorevole né sfavorevole ai cibi sintetici, sono sicuramente d’accordo con la scelta del governo italiano a non introdurli in Italia perché prima bisogna testarli, ma non di certo direttamente sulle persone, e vedere che effetti hanno sull’organismo e questo lo potremo scoprire solo tra qualche anno.

di Garreffa Claudia

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