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La condizione della donna

Nell’antichità la donna era considerata nettamente inferiore all’uomo, che esercitava tutto il potere su di lei e la donna non poteva opporsi. Già nella preistoria,anche se non ci sono documenti scritti, la donna aveva il solo ruolo di occuparsi della casa e dei figli, mentre già nell’antico Egitto la donna veniva considerata, in alcuni casi, superiore rispetto a prima e le venivano affidati incarichi più importanti. Con l’andare nel tempo si è fatto un passo indietro, soprattutto durante il Medioevo, periodo in cui la donna era oggetto del padre che poteva addirittura decidere di venderla o forzarla a sposarsi per degli affari. Un’altra cosa che veniva impedita alla donna, era il diritto al voto,quindi non poteva partecipare alla vita politica. Oggi, invece, la donna è considerata una lavoratrice e una cittadina, e ha un ruolo importante nella società, questo è avvenuto grazie a tante battaglie che la donna, nel tempo, ha combattuto, per arrivare ad avere gli stessi diritti dell'uomo. Per ricordare le conquiste ottenute, è stata istituita una giornata internazionale della donna,che si celebra l'8 marzo, proprio perché l'8 marzo del 1911 centinaia di operaie di una fabbrica di camicie a New York, sono morte bruciate, poiché rinchiuse nella fabbrica per impedire loro di scioperare.In molti paesi, però, come Pakistan, Iran, Afghanistan ecc., le donne vengono ancora sottovalutate sotto molti punti di vista. Ancora oggi ci sono episodi di violenza contro le donne, come ad esempio, recentemente, un’adolescente iraniana è stata violentata e subito dopo uccisa, per essersi tolta il velo in classe, in segno di protesta contro il regime. Noi alunni della classe 3G, abbiamo visto il film "I racconti di Parvana", che tratta della condizione della donna in Afghanistan. Il padre di Parvana, un insegnante, viene ingiustamente arrestato dal regime dei Talebani per aver istruito la sua famiglia, cosa proibita. Così la giovane Parvana si trova costretta a travestirsi da uomo per proteggere la propria famiglia.

di Verteramo Giulia Pia

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