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La rivoluzione

Poi alza gli occhi da terra e vede il ragazzo, che dice: “Mio dio, mi scusi non stavo guardando la strada, se vuole le ricompro lo stesso identico pacco”.

Amélie accetta, e i due si incamminano per arrivare alla bancarella del civaiolo. Fanno conservazione, si scopre che il ragazzo si chiama Harry, veniva dall’Inghilterra, a causa dell’aumento drastico del costo della vita in città. Era anglicano, anche se più che per volere, perché la famiglia voleva che lui lo fosse. Arrivati alla bancarella, Harry ricompra la farina per Amélie e i due si salutano e tornano alle loro dimore. Amélie cucina una torta alla nonna bellissima e anche buonissima, era con la crema chantilly e delle fragole buonissime direttamente dal raccolto a cui Margot teneva veramente tanto, poiché le aveva piantate quando ancora il marito era vivo, quindi quella pianta aveva anche un valore affettivo, ed è per quello che ha amato tanto il lavoro di Amélie in cucina, e anche la celebrazione del compleanno con la carne cucinata da Brigitte. La festa va a buon fine, i giorni passano ed Amélie pensa ormai sempre ad Harry, fino a quando sabato non lo vede. I due parlano per un paio di minuti: Amélie  racconta come è andata la festicciola per il compleanno, mentre Harry le parla del suo lavoro. Lui era un pittore e realizzava tele su commissione di persone anche molto importanti, ma lui non lavorava per i soldi, bensì per il gusto di farlo. Gli piaceva anche suonare la musica, aveva in casa un clavicembalo ed una chitarra a quattro corde, ma sapeva solamente suonare la chitarra, perché il clavicembalo era troppo difficile per una persona così impegnata come lui. Subito dopo ognuno di loro va per la propria strada di nuovo, si salutano e sperano di rincontrarsi tutti e due ormai. Amélie torna a casa, ma non ci è voluto molto fino a quando ha notato che nel perdersi tra le chiacchiere, non aveva preso cibo. Torna di corsa al mercato che chiudeva alle 4 di pomeriggio, trova solamente poche bancarelle aperte anche se stavano per chiudere. Riesce a prendere delle mele, dei pomodori, delle patate, il pane e l’insalata. Per cena cucina l’insalata da condire con i pomodori e un po’ di pane. Come sempre, grazie all’inventiva della geniale giovane donna, il cibo viene squisito e viene gradito da tutta la famiglia. Il cibo basta a stento però, quindi la famiglia mangia solamente del riso già nella dispensa e la carne fresca fino a sabato. Sabato, Amélie va al mercato un po’ prima del solito, per prendere prima il cibo, e poi fermarsi a parlare con Harry, così poteva portare del cibo e parlare con lui questa volta. Prende della pasta, altri pomodori, un po’ di formaggio, il pane e della frutta. Si ferma anche in libreria, a restituire un libro che aveva preso qualche giorno prima, poiché nel tempo libero non aveva nulla da fare, quindi leggeva, praticamente sempre. Prende un altro libro però, intitolato: “L’amour et ses difficulties “. Un libro che dal titolo si capisce che parli di una storia d’amore complicata, che riusciva ad intrigare abbastanza Amélie, anche perché era scritta da una donna, ma nel libro non lo dice esplicitamente, poiché le donne non potevano veramente pubblicare libri a loro nome. Inizia a leggere aspettando Harry, ma in lontananza sente una voce urlare il suo nome. Era Harry che aveva dei vestiti un po’ più eleganti rispetto al solito,  aveva delle rose in mano e va direttamente da Amélie, dicendole di non  essere solamente amico con lei, Amélie quindi capisce che Harry la reputava un’amica, ma in realtà lui voleva che si fidanzassero, Amélie non sapeva cosa dire. Si è messa a piangere e a ridere allo stesso tempo perché pensava che Harry stesse scherzando e giocando con i suoi sentimenti. Amélie chiede se aveva capito bene, oppure no, Harry annuisce con la testa e si siede su un muretto vicino ad Amélie e la abbraccia. I due non vogliono ancora parlarne con le loro famiglie per le prime settimana, avendo paura che tra i due non possa funzionare, ma escono insieme a mangiare ogni giorno e tornavano anche un po’ tardi. Un giorno però, il padre di Amélie doveva rimanere a lavoro fino a tardi, e quando torna, vede Harry ed Amélie insieme, appena entrato in casa, inizia a parlarne con Brigitte e Margot, le due piangono di gioia, pensano che Amélie finalmente ha trovato la persona giusta e che tra poco si sposasse. Non ne parlano con Amélie, aspettano solamente che lei ed Harry lo dicano da soli, senza essere forzati da nessuno. Nel dicembre 1789, i due decidono che è momento di parlarne con le famiglie, quindi l’11 dicembre, invitano le famiglie ad un ristorante dove avrebbero parlato del loro rapporto. Arriva per prima la famiglia di Amélie, che era felicissima, poiché il ristorante era molto costoso, quindi ovviamente pensavano che Amélie se l’era pure scelto bene il ragazzo. Subito dopo qualche minuto, arriva la famiglia di Harry, sembravano le tipiche persone ricche che vengono dall’Inghilterra, che provano a parlare francese con il loro accento come se si sentono speciali perché sanno dire Bonjour, anche male oltretutto. Harry ed Amélie parlano tenendosi le mani, una con un vestito blu notte e l’altro con una camicia e cravatta abbinata al vestito della dama, annunciano che sono in una relazione, e che ne sono veramente felici e che ovviamente vorrebbero il consenso e supporto da parte delle famiglie. Tutte e due le famiglie si emozionano ascoltando all’annuncio dei due, solo che la famiglia di Harry in realtà non ne era così felice, a causa del ceto sociale di Amélie, si aspettavano che Harry sposasse una donna più garbata. Però brindano lo stesso all’annuncio e festeggiano insieme all’altra famiglia.

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di Galasso Alessandro

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